sabato 8 ottobre 2016

SCALARE IL MONTE CHIAMATO "SOGNO"

Il successo,la fama,il guadagno,sono la punta di un Iceberg molto più profondo,e non bisogna mai guardare la sola facciata.





"Ogni volta che il mondo vede una persona di successo, nota solo la gloria pubblica, e mai i sacrifici fatti in privato per raggiungerla."
(Vaibhav Shah)


Quante volte vediamo questo o quello che magari sta facendo successo,sta avendo spazio nel suo campo lavorativo e  non, e proviamo invidia perché vorremo stare al Top come lui o lei e magari ci lamentiamo usando scuse di ogni tipo,non capendo il nodo della questione,non c'è successo senza sudore,successo senza sangue buttato o felicità senza lacrime.
Avere aspirazioni non basta,un sogno senza lavoro rimane un sogno,se vogliamo realizzarlo dobbiamo prendere il cassetto aprirlo,romperlo prendere il sogno  iniziare a scalare la montagna ,senza demordere o arrendersi ma continuare col gelo,le intemperie e le difficoltà e solo così potremo gustare il paesaggio sopra la cima.
Ti hanno sempre detto che se hai un ambizione la strada sarebbe stata spianata..FALSO!!!
E' difficile,ci vuole un lavoro lungo ed estenuante,dietro un Pallone d'oro di Ronaldo ci sono anni di allenamenti,dietro Steve Jobs e Apple c'è stato insuccesso e un enorme lavoro che noi non possiamo nemmeno immaginare,dietro il successo di un Eminem ci sono notti insonni e sconfitte.Sconfitte si,fanno parte del gioco e sono normalissime,anzi, è proprio dietro queste che si celano le più grandi possibilità di crescita,sarebbe un errore fermarsi alla prima bufera ,ma anche alla seconda  o alla terza.
Prendiamo il nostro sogno zaino in spalle e iniziano a camminare, un passo alla volta ricordandoci perché lo stiamo facendo e da dove siamo partiti.
Spero che queste poche righe vi possano spronare a sacrificarvi non per il gusto di farlo e per il piacere del dolore,ma per non vivere la vita come una semplice corrente del fiume in cui noi,inerti,ci facciamo trascinare senza lasciare un segno o almeno provandoci;Andare contro un corrente prestabilita da altri e scandita da una routine programmata,è sicuramente più difficile,ma è ciò che ci rende più "umani",più liberi,poiché ci pone di fronte a una strada inedita,una via segreta forse dimenticata ma scelta da noi.
Non voglio insegnarvi a vivere o ad agire,sono una voce nel fiume della Storia,nulla di speciale,insomma,ma vi voglio dare un consiglio,come un amico con cui parlate insieme a una birra ghiacciata in una sera di Giugno.
Il mio consiglio è semplice:Rimboccatevi le mani e lasciate un segno,non importa a chi o per cosa,fate come Achille,scegliete la guerra di Troia a una vita a tranquilla (citazione legata all'Iliade e alla profezia di Calcante).

BUONA FORTUNA!!!!